RICORDO NEL 39° ANNIVERSARIO DELL’ECCIDIO DI VIA CARINI

Il “Centro Studi Paolo e Rita Borsellino” ricorda l’eccidio di Via Carini nel quale, 39 anni addietro, furono trucidati il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, Prefetto di Palermo, la Moglie Emanuela Setti Carraro e l’Agente di scorta Domenico Russo della Polizia di Stato.

L’azione fu condotta da un commando mafioso con un dispiegamento di forze straordinario ed in esecuzione di un piano ideato ed organizzato con mentalità militare.

A 39 anni di distanza da quei terribili fatti restano ancora, come in tutti i grandi delitti di Stato, numerose zone d’ombra che hanno impedito ed impediscono tuttora, di comprendere fino in fondo il perché di quell’eccidio.

Mancano i nomi dei veri mandanti, cioè di coloro che ebbero interesse ad isolare il Generale, dopo la sua nomina a Prefetto di Palermo e di impedire che gli venissero conferiti quei poteri che gli erano stati promessi ma mai concessi. I nomi delle persone nei cui interessi Cosa Nostra agì con quella straordinaria organizzazione di un vero e proprio atto di guerra, che certamente non fu realizzato a tutela della sopravvivenza della mafia.

Ancora una volta in Italia la mafia è stata usata da forze oscure, come braccio armato, per regolare vicende politiche e lotte di potere intestine del tutto estranee al confronto politico democratico.

Vittorio Teresi

Presidente

(Disegno di Maria Carmela Perrini realizzato per il francobollo emesso dal Ministero dello sviluppo economico nel centenario della nascita del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, appartenente alla serie tematica “il Senso civico” )

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